LAB01
"DI CANTO IN CANTO"

Attraverso questo seminario si intende stimolare il recupero della tradizione musicale della comunità locale. Protagoniste saranno le donne della stessa comunità. L’operazione non si limiterà esclusivamente alla raccolta delle testimonianze né le partecipanti saranno considerate solo come fonti, ma anche protagoniste attive della ricerca e del recupero, ai fini di una presa di coscienza sull’importanza che riveste la conoscenza e la sopravvivenza delle proprie tradizioni.
L’istinto alla conservazione è un aspetto fondamentale dell’universo femminile. Riporre, prendersi cura degli oggetti e dei ricordi, conservare sono aspetti importanti della cultura materiale di un popolo. Tenere unita la famiglia, aver cura della forza che viene dall’unione del clan, sono compiti che da sempre hanno visto protagoniste le donne.
Chi meglio di loro, dunque, può comprendere, anche solo a livello istintivo, l’importanza che la memoria riveste nella conservazione di una specie?
La Storia, oggi più che mai, insegna quanto sia importante riconoscersi in una tradizione e quanto soffrano coloro ai quali le proprie radici non sono riconosciute.


Teresa e Gabriella durante un momento del laboratorio

Questo seminario, rivolto alle donne di qualsiasi età, ha come scopo il recupero delle proprie tradizioni, oltre che l’incontro e il confronto con culture differenti, attraverso uno fra i mezzi di comunicazione più istintivi e da sempre utilizzato nella tradizione popolare: il canto.

Attività attraverso le quali si svolge il seminario

I: Le partecipanti saranno stimolate al recupero dei canti appartenenti alla tradizione della propria famiglia o del proprio paese e guidate ad uno studio più attento e critico degli stessi canti.

II: Verranno, inoltre, proposti loro alcuni brani polifonici appartenenti ad altre tradizioni, ai fini di una cultura non solo del recupero, ma anche dell’incontro e del confronto.

III: Alla fine del seminario le partecipanti saranno invitate ad esibire in pubblico il lavoro eseguito.


LAB02
"VOCE IN GIOCO"


La voce
è uno strumento dalle molteplici potenzialità espressive, alcune di queste codificate in tecniche e riconducibili a determinati ambiti musicali, altre meno esplorate ma non meno ricche di stimoli e degne di attenzione da parte di chi si avvicina allo studio di questo strumento.

Teresa durante una lezione

La vocalità nella musica etnica, come frutto più immediato e primario della sensibilità e degli umori di un popolo, offre spunti interessanti a questo tipo di approccio: la prima tappa dell’incontro sarà, dunque, l’apprendimento e l’interpretazione di alcuni canti tradizionali di diversa provenienza, per l’illustrazione immediata di alcune tecniche vocali e della loro genesi, delle polifonie e dell’uso della voce in popoli diversi e geograficamente lontani.

Ma la voce, ancor prima di racchiudere un’identità collettiva, è espressione di una individualità. Ogni suono vocale è valido per esprimersi. Di qui parte il gioco dell’improvvisazione, individuale e di gruppo.
Durante i momenti improvvisativi ciascuno è invitato ad esprimersi attraverso linee melodiche, frasi ritmiche, sillabe o semplici suoni ripetuti, interagendo con gli altri e creando una sorta di stimolante confronto, da cui la creazione in tempo reale di melodie, armonie e incroci ritmici, l’individuazione di precisi gruppi improvvisativi, il loro sviluppo, l’arrangiamento.

"Lu ciucciarieddu" interpretato dalle donne di Mesagne

images/ciucciarieddu.mp3

"Tu lu vuei lu cori mia" interpretato dalle donne di Mesagne

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"Per favore Rosina dammela" interpretato dalle donne di Asciano

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